La storia

La Comunità Oikia è nata, come dono di Dio, da una serie di incontri provvidenziali che, lungo gli anni, hanno condotto un gruppo di giovani, donne e uomini, ispirati dal ministero di Mons. Samuele Sangalli, a maturare la decisione di dare stabilità allo stile di sequela a Gesù Cristo che li caratterizzava.

L’aggregazione di questi giovani, prima a Milano e poi Roma, era ed è suscitata dal desiderio di condividere un cammino comune di formazione e di crescita, un cammino volto a stimolare chi lo conduce con costanza ad interrogarsi con maturità sul bisogno di significato che l’esistenza umana domanda.
Ne è nata così un’esperienza feconda di incontro radicale con il Vangelo e la conseguente scoperta (o riscoperta), in molti, del significato della Fede nell’incontro personale e comunitario con Gesù Cristo e della necessità di una consapevole assunzione di responsabilità circa il proprio compito nella società civile.

Così nasce Oikìa: la Casa.

La Casa è, infatti, il luogo dove si è conosciuti e riconosciuti, dove ci si sente accolti così come si è e dove si sperimentano relazioni vere e vivificanti, che fanno rinascere la persona e ne sorreggono il cammino spirituale nel corso della vita intera.

I membri di Oikìa sono sostenuti dalla consapevolezza di non vivere da soli la propria vocazione cristiana e di poter vivere questo cammino di continua trasfigurazione attraverso un confronto fraterno, nel profondo e umile rispetto reciproco dei tempi e delle modalità di ognuno, in una logica di comunicazione, costruzione e sostegno vicendevole, secondo il carisma della Comunità. La Casa non è, infatti, luogo dove negare o nascondere le proprie debolezze, ma dove condividerle con i fratelli per sottoporle, insieme, alla misericordiosa azione di Dio.

Lo stile di vita comunitaria come supporto reciproco è rappresentata anche dall’icona “La santa Koinonìa”, che diviene simbolo per Oikìa.

Dopo alcuni anni in cui la Comunità si incontrava presso i locali delle parrocchie nel quali animava la S. Messa, crebbe la necessità di un luogo di ritrovo proprio, dove poter meglio sperimentare la vita comunitaria non solo attraverso gli incontri di meditazione e preghiera, ma anche nelle occasioni quotidiane di conoscenza e confronto reciproco. Dal 2010 la Comunità di Roma ha così deciso di condividere una casa con le suore Missionarie di Gesù Redentore, e, fino al 2013, alcune giovani hanno scelto di trasferirvisi per mantenere il luogo di incontro della Comunità sempre aperto, abitato e ospitale. In seguito, le diverse esigenze hanno condotto a mantenere la Casa della Comunità presso l’appartamento condiviso con le suore, ma senza la convivenza quotidiana.

Nel frattempo, infatti, alcune coppie si sono sposate, sono nati dei figli, qualcuno è arrivato e qualcun altro è partito. L’aspetto della Comunità è mutato, maturato, e nel maggio del 2015 la comunità di Roma si è trasferita in una sua nuova sede, piccola ma sufficiente per vivere i momenti di vita comunitaria, gli incontri per le attività di volontariato e l’accoglienza di amici desiderosi di condividere un tratto di strada. La Comunità di Milano, composta prevalentemente di famiglie, ha ripreso a riunirsi con costanza, ricalcando fedelmente, in ritmi e temi, i percorsi di meditazione e confronto della Comunità di Roma. Le due comunità locali, unite nella preghiera e nelle attività sociali, hanno modo di incontrarsi più volte l’anno, in occasione dei ritiri.

Nel settembre 2015, per conferire una forma ufficiale e istituzionalizzata alle attività di volontariato e formazione già animate da anni dalla Comunità, viene istituita “Fondazione Sinderesi – Praticare l’etica” e poco più tardi, nel 2016, vede la luce anche l’Associazione “Sentieri di Reciprocità ONLUS“, focalizzata al servizio agli ultimi e alla formazione al volontariato.

                             

La maturazione di questi frutti, doni imprevisti e provvidenziali della misericordia di Dio, ci rende consapevoli che la fecondità del nostro cammino sta nella fedeltà e sequela all’opera dello Spirito, che fa nuove tutte le cose.