ACCOGLIERE – TRASFORMARE – CONDIVIDERE – DONARE
Nella Chiesa, la comunità Oikia è la fraternità di quanti, laici o consacrati, hanno la grazia di sentirsi chiamati da Dio ad incontrarLo in questo particolare cammino di preghiera, condivisione reciproca e servizio al prossimo.
La comunità è nata da una serie di incontri provvidenziali che, lungo gli anni, hanno condotto un gruppo di giovani, donne e uomini, ispirati dal ministero di Mons. Samuele Sangalli, a maturare la decisione di dare stabilità allo stile di sequela a Gesù Cristo che li caratterizzava.
Al centro di questa esperienza di fede c’è la consapevolezza che il Padre, amando infinitamente ciascuno, lo conduce, attraverso l’azione dello Spirito Santo, ad accogliersi così come si è e a vivere, in Gesù e con Gesù, la sua Pasqua di morte e risurrezione, in una logica di continua purificazione, illuminazione e santificazione della vita. Si muore a sé stessi, al proprio egoismo e alle proprie pretese, per risorgere con un nuovo sguardo su di sé e sul mondo, scegliendo di aderire, con maggior consapevolezza, convinzione e amore, ai disegni di Dio che progressivamente si svelano lungo la vita.
La preghiera condivisa e personale, al cuore di questo cammino comunitario, vissuta nell’ascolto della Parola di Dio, viene coltivata come il contesto più idoneo a maturare un animo disponibile alle chiamate del Padre sull’esempio di Maria, la perfetta credente, modello e guida materna anche di questa comunità.
Così, chiedendolo nella preghiera (Mc 9,24) e lasciandosi attirare dal Padre (Gv 6,44), i membri di Oikia accettano di non nascondere, o peggio negare, la loro debolezza, mettendola con fiducia nelle mani della potente misericordia di Dio, perché diventi occasione di Grazia per loro (2Cor 12,9) e fonte di vita per il mondo (2Cor 4,12).
In uno stile sinodale, tale processo di continua trasfigurazione/trasformazione di noi stessi perché nasca l’uomo nuovo (Ef. 4,24), compiuto per Grazia, è vissuto in comunione; ossia condividendone i passaggi, nel profondo e umile rispetto reciproco dei tempi e delle modalità di ognuno, in una logica di comunicazione, costruzione e sostegno vicendevole, obbedendo così al mandato del Signore (Gv 15,12), nella personale grata consapevolezza di non vivere da soli la vocazione cristiana.
Questo profondo e sincero fare i conti con sé stessi, accettando di lasciarsi scandagliare e trasformare dalla soave Luce dello Spirito di Dio, passando attraverso le dolorose “notti/prove della fede”, è una qualifica essenziale di questa comunità di credenti che, in tal modo, imparano anche a stare vicino ad ogni persona, nella sua particolare situazione di vita, desiderosa di fare verità su sé stessa per intraprendere analoghi cammini, di fioritura verso il compimento della propria umanità, ispirati e sostenuti dall’imprevedibile amore di Dio.
Oikia, proprio perché qualificata da un simile itinerario spirituale, sceglie di vivere insieme anche la chiamata missionaria ad offrire/donare, alla comunità cristiana e alla società, i frutti di questo processo di conversione. Ciò si realizza anzitutto compiendo il cammino comunitario all’interno della vita della Chiesa, locale e universale, con partecipazione, ossia mettendo a disposizione dell’intero Popolo di Dio e dei suoi Pastori, le persone, le risorse e gli appuntamenti spirituali della fraternità, in segno di profonda gratitudine e condivisione per quanto essa ha ricevuto e continua a fruire dalla carità di tanti figli e figlie della Chiesa.
I disegni della Provvidenza hanno inoltre condotto la comunità Oikia a costituire “Fondazione Sinderesi – Praticare l’etica” come strumento privilegiato del proprio servizio all’umanità, nella consapevolezza della continua sorgente di vita e speranza che scaturisce dall’aderire a Gesù Cristo (Ap 21,5). Coinvolgendo anche altri uomini e donne generosi, di diversa fede e cultura, la Fondazione, infatti, scommettendo sul futuro, si indirizza principalmente alla formazione delle nuove generazioni, nella consapevolezza dei profondi cambiamenti in atto e della necessità di coltivare un umanesimo qualificato da rispetto, dialogicità, stima e apprezzamento della positività che ciascuno porta in sé.
Tale missione si esercita lungo tre direttrici, ovvero attraverso: la cura amorevole, gratuita e disinteressata di chi ha più bisogno (anche con l’aiuto dell’Associazione “Sentieri di reciprocità onlus“); l’incontro e la reciproca accoglienza tra persone di diversa fede e cultura mediante itinerari di dialogo interreligioso; le proposte di formazione all’etica pubblica, per educare cittadini corresponsabili del bene comune.
Oikia intende così configurarsi come stimolante “palestra di discernimento”, per imparare a vivere da credenti maturi l’ora presente; edificata sull’amore e il perdono reciproco, attraverso cui si impara ad accogliere e seguire la voce del Signore Gesù che guida i nostri passi in itinerari di pace, incontro al Regno della sua Gloria che viene (Ap 22,12).